Su sito della Fondazione Logos PA si segnala un utile articolo pubblicato dal Sole 24 ore, il 24 agosto 2015, in merito ai tempi di attuazione della legge di riforma della Pubblica Amministrazione, approvata in via definitiva con legge del 7 agosto 2015, n. 124, recante "Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche", pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 13 agosto. A tale proposito, è stato fatto presente che le norme di riforma di legge che entreranno in vigore a partire dal 28 agosto 2015 saranno esclusivamente quelle concernenti il silenzio-assenso tra amministrazioni pubbliche e tra amministrazioni pubbliche e gestori di beni o servizi pubblici, l'autotutela amministrativa ed il ripristino della possibilità per le pubbliche amministrazioni di assegnare incarichi o consulenze a pensionati pubblici o privati, precedentemente abrogata dal Dl 95/2012, anche se solamente a titolo gratuito. Le altre previsioni, invece, troveranno attuazione progressivamente ed in più fasi, le quali si concluderanno definitivamente a febbraio 2017 con l'ultima delega relativa al riordino del pubblico impiego. In particolare, sono state evidenziate le sostanziali novità a proposito del silenzio-assenso, ossia un istituto introdotto dalla legge n. 241/90 sulla trasparenza amministrativa e più volte modificato, il quale prevede che la mancata risposta da parte di una pubblica amministrazione a un'altra amministrazione pubblica oltre il termine stabilito da una norma o da un regolamento, venga equiparata dalla legge all'accoglimento della domanda e dunque a un provvedimento tacito di assenso. La legge di riforma, su tale punto, introduce un meccanismo che stabilisce che la risposta alla richiesta di assenso, concerto o nulla osta debba essere data entro 30 giorni, mentre se ciò non accade il parere si intende acquisito in senso positivo, mirando, in sostanza, a creare tempi certi ed eguali affinché si elimino i ritardi su atti di competenza di diverse amministrazioni. La nuova misura sull'autotutela, invece, ovvero la possibilità riconosciuta a ogni amministrazione pubblica di revocare un proprio atto se si scopre che è illegittimo, fissa nuove tempistiche rispetto al passato. Difatti, l'amministrazione non avrà più a disposizione un tempo "ragionevole" per l'annullamento, indicazione normativa che generava molta incertezza e discrezionalità, bensì una scadenza fissa di 18 mesi.
Nuova Pa al via con silenzio-assenso e autotutela, a cura di Valeria Uva, il Sole 24 ore.
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