Il Governo punta a migliore il testo ma, soprattutto, ad accelerare il più possibile e a spuntare il "sì" di Montecitorio al più tardi tra il 15 e il 20 luglio, possibilmente anche prima. Il testo dovrà poi tornare al Senato per l'approvazione finale che Palazzo Chigi e il ministero della Pa contano di "incassare" a inizio agosto, prima della pausa estiva per poi dare subito il via alla fase attuativa con il varo dei decreti legislativi collegati alle 13 deleghe del Ddl. Ma per l'esecutivo centrare questo obiettivo non sarà una passeggiata, anche se l'avvio della discussione generale in Aula è già calendarizzato per lunedì 22 giugno. L'opposizione, anche da sinistra con Sel, è pronta a dare battaglia ed è probabile che prima dell'approdo in Aula del testo si apra la partita sulle pregiudiziali di costituzionalità. Il Governo dovrà fare i conti anche con la minoranza Pd già in commissione Affari costituzionali. Anche se la scelta come relatore di Ernesto Carbone, renziano doc oltre timoniere dei domocratici sulla Pa, dovrebbe consentire all'esecutivo di evitare che i tempi si dilatino a dismisura come accaduto al senato durante il primo passaggio parlamentare del Ddl.
E' questo un passaggio dell'articolo di Davide Colombo e Marco Rogari pubblicato dal quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA dal titolo Riforma Madia, dai correttivi più tutele a dirigenti e prefetti.
Nell'articolo è altresì possibile leggere che "un'altra questione delicata è quella dirigenza. Anzitutto la maggioranza dovrà decidere se confermare la formula dei 4 anni più 2 per la durata degli incarichi prima di passare per un nuovo concorso nella versione uscita dal Senato. È inoltre ormai quasi certo un emendamento per precisare che i dirigenti decadono dal ruolo unico (licenziabilità) non solo per mancanza prolungata di incarico ma anche per essere stati oggetto di valutazioni negative per le mansioni svolte".
Nella giornata di oggi sarà concluso il ciclo delle audizioni in Commissione Affari Costituzionali (ciclo di audizioni che ha visto coinvolti anche i Segretari comunali) dovrebbe essere fissato il termine per la presentazione degli emendamenti da parte dei gruppi parlamentari: quasi sicuramente lunedì 8 giugno (al più tardi il 9 o il 10 giugno).
Nella giornata di oggi sarà concluso il ciclo delle audizioni in Commissione Affari Costituzionali (ciclo di audizioni che ha visto coinvolti anche i Segretari comunali) dovrebbe essere fissato il termine per la presentazione degli emendamenti da parte dei gruppi parlamentari: quasi sicuramente lunedì 8 giugno (al più tardi il 9 o il 10 giugno).
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