“Ho illustrato gli esiti del lavoro del tavolo tecnico-politico per la redazione di linee guida finalizzate al superamento dell'obbligo di gestione associata delle funzioni e alla semplificazione degli oneri amministrativi e contabili a carico dei Comuni, soprattutto di minore dimensione”. Così il vicepresidente vicario Anci Roberto Pella a margine del Consiglio Nazionale dell’associazione, svoltasi questa mattina a Roma presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani.
Secondo Pella, il quadro normativo degli ultimi anni ha di fatto ampliato il sistema delle competenze e delle responsabilità a carico dei Comuni senza però prevedere “le indifferibili risorse umane, finanziarie e strumentali per potervi far fronte” e senza tener conto dell'avviso di garanzia che grava su ogni decisione dei sindaci.
“Le linee guida emerse da confronto con il Governo – ha detto il vicepresidente vicario – concernono: il superamento dell'obbligo di esercizio associato delle funzioni fondamentali dei Comuni, derogando in materia di protezione civile e coordinamento dei soccorsi e della pianificazione e gestione dei servizi sociali; la rimozione di limiti demografici minimi dei Comuni che si associano e delle diverse forme associative; l'opportunità di esplicare la gestione associata su singoli interventi all'interno delle funzioni fondamentali; il sistema d'incentivazione delle forme associative legato a un sistema di premialità e ad adeguate forme di penalizzazione; l'esercizio del potere sostitutivo da parte delle Regioni, nel caso di mancata adozione del piano, e da parte del Prefetto per la violazione dei piani da parte dei Comuni”.
Per sostenere questo processo, il sindaco di Valdengo ha annunciato che sarà costituito un Osservatorio, in ambito di Conferenza Stato Città, per monitorare e ottimizzare i risultati grazie ai pareri e alle segnalazioni provenienti da tutti i livelli istituzionali”.
Parlando poi del Fondo Politiche Giovanili Pella ha sottolineato che “con la Legge di Bilancio 2019 è stato portato a una dotazione complessiva di oltre 37 milioni di euro, 30 milioni di euro in più rispetto al 2018, dopo la progressiva riduzione della sua disponibilità finanziaria degli ultimi anni e, in base alla percentuale di riparto che verrà definita in una futura intesa in sede di Conferenza Unificata, auspichiamo per gli enti locali una disponibilità totale che potrà variare fra gli 8 e i 9 milioni di euro annui. In concreto, questo vorrà dire poter aumentare fino a 6-7 volte il numero di Comuni finanziati ogni anno”.
Un obiettivo che si potrà raggiungere anche dimostrando la centralità del Comune nella gestione degli interventi rivolti ai giovani, così come già dimostrato dall’esperienza dei progetti banditi dall’Anci. “Fino ad oggi – ha concluso Pella – sono stati finanziati oltre 440 progetti, di cui più di 400 gestiti direttamente da Comuni, e le risorse totali messe in gioco direttamente per e dai Comuni ammontano a circa 76 milioni di euro, tra finanziamento nazionale (50 mil) e locale (26 mil)”.
Fonte: ANCI
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