Obbligo per le amministrazioni statali ed invito per quelle regionali e locali a dare corso a concorsi unici, in particolare per la dirigenza e per i profili comuni, ad aderire allo specifico portale nazionale del reclutamento ed a formare albi dei componenti le commissioni tra cui scegliere con sorteggio. Sono queste le principali indicazioni contenute nella Direttiva 24 aprile del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione n. 3/2018 “Linee Guida sulle procedure concorsuali”. Essa è stata emanata in applicazione delle previsioni dettate dal D.Lgs. n. 75/2017 ed è diretta a tutte le PA e la sua approvazione è stata preceduta dalla intesa raggiunta in sede di Conferenza Unificata.
Si deve evidenziare subito che la natura giuridica di questo documento non è chiara: sicuramente essa costituisce un punto di riferimento, peraltro assai utile, per le scelte delle singole amministrazioni, e per le previsioni regolamentari che i singoli enti si devono dare.
La necessità della modifica dei regolamenti si impone soprattutto sui seguenti aspetti: trovare un punto di incontro ragionevole tra i requisiti da richiedere e le singole professionalità da selezionare; preferenza per procedure semplici anche automatizzate e definizione delle procedure concorsuali che l’ente sceglie di utilizzare tra gli esami per titoli, titoli ed esami, il corso concorso o la selezione per l’accertamento della professionalità richiesta.
Inizia così l'articolo di Arturo Bianco dal titolo Le linee guida per i concorsi pubblici.
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