L’ultima manovra ha allargato la strada per i nuovi ingressi nella pubblica amministrazione, ma un groviglio di regole mette al buio le assunzioni dei prossimi mesi. Colpa dell’addio alle dotazioni organiche, o meglio dei ritardi con cui si sta arrivando ad attuare questo snodo fondamentale della riforma del pubblico impiego che chiede di programmare le assunzioni in base ai «fabbisogni effettivi» di ogni ufficio pubblico e non alla sua vecchia pianta organica.
Inizia così l'articolo di Gianni Trovati dal titolo Assunzioni «al buio» negli uffici pubblici pubblicato sul Sole 24 Ore del 28 marzo.
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