È in calendario per mercoledì il nuovo confronto sul contratto dei dipendenti di regioni ed enti locali, che dovrebbe entrare nel vivo dei numeri. In campo però c’è anche un accordo da limare su flessibilità e classificazione del personale.
Sul primo aspetto, i temi in discussione riguardano soprattutto la procedura in sede protetta per i casi di proroga da 36 a 48 mesi dei contratti a termine e l’esclusione dai limiti al tempo determinato delle supplenze nei servizi educativi. Il confronto sulla classificazione del personale si concentra invece sulle progressioni economiche.
Il nuovo contratto chiarisce la loro decorrenza dal 1° gennaio dell’anno in cui l’istituto è attivato, e chiede di basare le valutazioni sulla media triennale della performance individuale e non più su esperienza professionale e formazione.
Inizia così l'articolo di Gianluca Bertagna e Gianni Trovati dal titolo Nel nuovo contratto posizioni organizzative sempre fuori dai fondo accessori.
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