
“Da sindaci – ha detto il Capo dello Stato – diventate i volti e le braccia della Repubblica, la quale vive della partecipazione dei cittadini affinché la comunità nazionale e quelle locali crescano in libertà e migliorino il nostro modello sociale”. “La forza della nostra democrazia – ha continuato Mattarella – sta nella capacità di rispettare la pluralità e di comprendere quando è in gioco il bene comune che richiede un impegno condiviso. Il senso più profondo delle istituzioni sta proprio nella coscienza dell’interesse generale, che mai va smarrita nel confronto, a volte aspro, sui cambiamenti da realizzare”.
Il Presidente della Repubblica ha poi parlato del ruolo di Anci. “La rete dei sindaci che si esprime nell’Anci – ha rimarcato - è un momento di raccordo, tra società e istituzioni, tra parti fondamentali della Repubblica, tra territori con esigenze diverse. Un sodalizio di grande importanza, che può aiutare il Paese a connettere tra loro crescita economica, sana gestione del bilancio pubblico e funzionamento di un welfare diffuso, in modo che si allarghino le opportunità e si riducano le diseguaglianze”.
Infine un accenno alla legge sui piccoli Comuni da poco approvata dal Parlamento. “Un passo significativo – ha evidenziato Mattarella –verso uno sviluppo più inclusivo e sostenibile. Le risorse sono ancora esigue, tuttavia si è avviato un processo che dà valore alla riqualificazione dei centri storici, anche di quelli più piccoli, che si propone di contrastare lo spopolamento di paesi e borghi, che deve rafforzare i servizi nelle aree più interne, promuovendo investimenti, turismo, economie locali, colture di qualità, cura dell’ambiente”. Leggi la relazione integrale del Capo dello Stato.
Fonte: ANCI.
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