Gentilissimo Peter Gomez,
ho apprezzato molto il Suo articolo di ieri sul rapporto tra dirigenza pubblica e trasparenza. Le dico subito che lo condivido. Lo condivido da dirigente pubblico perché sono un segretario comunale; e ritengo che, in un contesto così meschinamente votato al sotterfugio e all'opacità, costituisca fondamentale dovere di ogni "civil servant" quello di sottoporre tutto - ma proprio tutto - all'attenzione dell'opinione pubblica.
Solo una precisazione, Le posso fare, unicamente per fornirle un elemento di conoscenza ulteriore: il sindacato citato nel Suo articolo rappresenta solo una parte dei dirigenti di stato e una piccolissima parte dei segretari comunali. Glielo dico da dirigente di un altro sindacato che è quello maggiormente rappresentativo e che, notoriamente, combatte da sempre le logiche di corporativismo e lobbismo che si annidano nella dirigenza pubblica italiana. Se riterrà, potremo anche avere modo di condurre delle battaglie insieme perché non è la pubblicità che ci interessa (non Le sto, appositamente, citando il nome della sigla sindacale che rappresento) ma combattere per una PA sottratta ai potenti e messa al servizio dei cittadini e della democrazia.
La ringrazio dell'attenzione e La saluto cordialmente.
Maurizio Moscara
In argomento si veda anche il successivo post Il Segretario Nazionale dell'UNSCP Ricciardi scrive a Gomez (autore dell'articolo “Dirigenti pubblici, patrimoni online per la reputazione).
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