DUE RIFORME MANCATE
Sono due le riforme definitivamente archiviate. Nè la riforma della dirigenza nè quella sulle utility comunali (ossia le società che si occupano dei servizi di trasporto, rifiuti, gas, energia e ambiente) possono essere salvate. Il Governo le ha ritirate quando mancava solo la firma del Capo dello Stato e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Il giudizio della Corte, infatti, è arrivato il giorno successivo dall'ultimo ok dei ministri ai due decretilegislativi.
Quindi non entreranno in vigore le nuove norme sui licenziamenti dei "capi" pubblici, i contratti a tempo (quattro più due), il primo periodo di prova di tre anni, rinnovabili una sola volta, la stretta sugli stipendi per i vertici senza incarico, le commissioni per la valutazione dei nuovi dirigenti, l'abolizione della figura dei segretari comunali e il nuovo meccanismo per il reclutamento (corso-concorso e concorso).
Si tratta di uno stralcio del Focus pubblicato sul sito Regioni.it, dal titolo PA, le priorità dopo conferma Madia ministra: da statali a partecipate
La butto li...... se io sposto un mio dipendente da una stanza ad un'altra mantenendone invariati compiti, mansioni e quanto altro probabilmente mi fa causa per mobbing....ma perché solo per...provocazione non intentiamo tutti noi Segretari una bella causa per mobbing nei confronti dell'ebetino fiorentino per i 31 MESI di tormento????? Amedeo fatti promotore!!!!
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