In un precedente post dal titolo Le sanzioni per gli incarichi esterni svolti illegittimamente abbiamo segnalato l'articolo un articolo di approfondimento in merito alle sanzioni per gli incarichi esterni svolti illegittimamente.
Segnaliamo ora l'articolo di Gianluca Bertagna dal titolo Le regole per autorizzare gli incarichi ai dipendenti nel quale si approfondiscono gli elementi da prendere a riferimento per poter autorizzare gli incarichi esterni ai dipendenti.
L'articolo richiama la Corte dei Conti, sezione giurisdizionale Lombardia che, con la sentenza n. 54 depositata in data 16 aprile 2015, ha fornito una specie di check-list per valutare le possibilità di autorizzazione.
Qui il link alla sentenza della Corte dei Conti sezione giurisdizionale Lombardia n. 54 del 16 aprile 2015.
Si segnala, inoltre, che la Corte Costituzionale, con ordinanza n. 90 del 26 maggio 2015, ha chiarito che i giudici ordinari e i Tar non possono occuparsi del recupero delle somme percepite da dipendenti pubblici che hanno svolto una attività ulteriore per conto di altri soggetti pubblici o privati senza preventiva autorizzazione da parte della propria amministrazione. La relativa competenza spetta alla Corte dei conti, in quanto trattasi di responsabilità erariale.
Qui il link alla sentenza della Corte Costituzionale n. 90/2015.
Qui il link all'articolo di commento alla citata ordinanza di Arturo Bianco dal titolo Niente secondo lavoro non autorizzato nel pubblico impiego, la Consulta non cancella la norma.
Si segnala, inoltre, che la Corte Costituzionale, con ordinanza n. 90 del 26 maggio 2015, ha chiarito che i giudici ordinari e i Tar non possono occuparsi del recupero delle somme percepite da dipendenti pubblici che hanno svolto una attività ulteriore per conto di altri soggetti pubblici o privati senza preventiva autorizzazione da parte della propria amministrazione. La relativa competenza spetta alla Corte dei conti, in quanto trattasi di responsabilità erariale.
Qui il link alla sentenza della Corte Costituzionale n. 90/2015.
Qui il link all'articolo di commento alla citata ordinanza di Arturo Bianco dal titolo Niente secondo lavoro non autorizzato nel pubblico impiego, la Consulta non cancella la norma.
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