Roma – 27 maggio 2015 “Al massimo entro l’autunno verrà approvata definitivamente la riforma della Pubblica amministrazione”. Lo ha detto il ministro della PA, Marianna Madia, in occasione di Forum Pa 2015. Ad inaugurare l’appuntamento annuale col Forum dedicato alla pubblica amministrazione infatti è stata la Madia che ha costruito un dialogo pubblico col suo collega Ministro francese della Riforma dello Stato e della Semplificazione Thierry Mandon sulle riforme della PA nei due Paesi.
A chi sottolineava il primato dei francesi nel campo della pubblica amministrazione, la Madia ha risposto: “Noi non siamo e non saremo da meno. Stiamo facendo in Italia molte cose innovative e continueremo a farlo in modo costante. Siamo molto bravi anche noi”. Il confronto tra i due Ministri è stato molto interessante: “abbiamo parlato soprattutto di modernizzazione, di digitalizzazione, di apertura dei dati pubblici, insomma di come oggi le tecnologie ci possono aiutare a rivoluzionare il rapporto tra amministrazione e cittadini, rendendo la nostra amministrazione più democratica per tutti”, ha dichiarato la Madia.
“Al nostro insediamento, abbiamo trovato un Paese distrutto dalla crisi economica, è il Paese che abbiamo ereditato”, continua il Ministro italiano. “Abbiamo voluto investire per uscire dall’austerità, abbiamo deciso di cambiare via per uscire dalla crisi, e oggi scommettiamo sulle parole ‘crescita’ e ‘riforme’. Non ci sono lavoratori di serie A e di serie B: il bonus di 80 euro per i redditi più bassi lo abbiamo dato a tutti. Noi siamo il governo che riporterà l’Italia ai livelli giusti, auspico che dalla prossima legge di stabilità si possa riprendere il dialogo sui contratti pubblici».
Ai lavoratori dell’Usb che l’hanno contestata la Madia ha dato rassicurazioni: “Io non ho detto bugie, ma ho detto che è con la Legge di Stabilità che si decide e non con il Def. L’impegno è concludere entro il 2015 il ddl e i decreti attuativi: spero che entro giugno finiremo alla Camera e, se ci sbrighiamo, prima dell’estate, anche al Senato”, ha concluso la Madia.
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