Contenimento del numero dei dipendenti e dei dirigenti, in modo particolare per i rapporti a tempo determinato; riduzione della spesa per il personale; permanenza di significative differenziazioni nella quantità di personale in servizio, ivi comprese le assunzioni flessibili; diminuzione della spesa; permanenza di significative differenze nel trattamento economico ed incidenza ancora complessivamente ridotta delle indennità di risultato sul trattamento economico dei dirigenti. Possono essere così riassunti i principali elementi contenuti nella deliberazione della sezione autonomie della Corte dei Conti n. 16 dello 11 maggio “La spesa del personale degli enti territoriali”. Questo documento si basa sulle indicazioni contenuti nei dati del conto annuale del 2013 e di quelli del triennio 2011/2013. Questo documento viene trasmesso, per come espressamente richiesto dal legislatore, al Parlamento.
Vediamo i dati relativi al personale ed alla spesa dei comuni. Sottolineiamo, con riferimento alle regioni ed alle province, che anche in queste amministrazioni abbiamo registrato nel triennio 2011/2013 la diminuzione sia della spesa che del personale in servizio. La diminuzione ha interessato soprattutto il personale ed i dirigenti assunti con contratti flessibili. Da sottolineare la marcata diminuzione del numero dei direttori generali nelle province.
Inizia così l'articolo di Arturo Bianco dal titolo La spesa del personale dei comuni di commento alla deliberazione della sezione autonomie della Corte dei Conti n. 16 dello 11 maggio “La spesa del personale degli enti territoriali”.
Qui il link all'articolo integrale ed alla deliberazione della sezione autonomie della Corte dei Conti n. 16 del 11.05.2015 “La spesa del personale degli enti territoriali”.
Nessun commento:
Posta un commento