Come annunciato in un precedente post dal titolo Buon primo maggio ai Segretari comunali e provinciali (sarà l'ultimo?), nella lettera agli statali, firmata dal premier Matteo Renzi e dal ministro Marianna Madia, il governo riassume le linee guida della riforma della P.a. Nell'ambito degli interventi di cui al punto 1 (il cambiamento comincia dalle persone) è prevista al punto n. 13 espressamente l'abolizione della figura del segretario comunale.
L'Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali ha proclamato lo stato di agitazione sindacale.
Nel documento della Segreteria Nazionale si legge:
"L’Unione, coinvolgendo a tutto campo l’intera categoria, esprimerà in altri documenti valutazioni e proposte sulla riforma della Pubblica Amministrazione, e in essa della Dirigenza Pubblica e degli stessi Segretari, che certamente appare necessaria per modernizzare il Paese.
L’Unione avverte infine in questa sede la necessità di esprimere il forte disagio e rammarico per le modalità attraverso le quali si è espressa una posizione così drastica, che ha lasciato amareggiati le migliaia di Segretari che sono da anni, con dedizione e lealtà verso le Istituzioni, in servizio in tutta Italia, e privi di ogni certezza le centinaia di giovani Segretari che attendono di entrare in servizio in questi mesi e che costituiscono una ricchezza proprio nell'ottica del ricambio generazionale tanto auspicato da tutti".
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