Nel calendario della 1ª Commissione permanente del Senato della Repubblica, in sede referente, l’esame del DDL Delrio “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni”, approvato dalla Camera dei deputati (Atto Senato n. 1212).
Nell'ordine del giorno dei lavori della Commissione si prevede che in seduta Plenaria la Commissione provveda ad esaminare il DDL Delrio nelle giornate di martedì 18 e mercoledì 19 marzo 2014.
Intanto, come preannunciato in un precedente post, continua il "pressing" per stralciare le parti del DDL Delrio relative al comparto dei Comuni ed inserirle in uno specifico provvedimento normativo da approvare con urgenza, per consentire ai municipi chiamati al voto nella tornata amministrativa del prossimo maggio di poter godere di un sistema di regole certe.
E' questo il senso della mozione primo firmatario Enrico Borghi (PD) e siglata dai seguenti deputati: Mariani (PD), Fiorio (PD), Bargero (PD), Carra (PD), Gregori (PD), Guerra (PD), Boccuzzi (PD), Gribaudo (PD), Braga (PD), Bratti (PD), D'Ottavio (PD), Guerini (PD), Ventricelli (PD), Arlotti (PD), Basso (PD), Berlinghieri (PD), Cuperlo (PD), Bonavitacola (PD), Dallai (PD), Cominelli (PD), De Menech (PD), Giorgis (PD), Pilozzi (Sel), Ginoble (PD), Placido (Sel).
''Le norme che introduce il Ddl Delrio - dice Borghi -interessano circa 4000 Comuni di ridotte dimensioni demografiche, la maggior parte dei quali in montagna. Tra queste, un emendamento del relatore introduce il terzo mandato per i sindaci con popolazione inferiore a 3000 abitanti. Inoltre, il testo del DDl prevede anche la reintroduzione della giunta per i Comuni con popolazione inferiore a 1000 abitanti e la rideterminazione per i Comuni al di sotto dei 3000 abitanti del numero dei componenti il Consiglio Comunale nel numero di 10. Non possiamo permetterci di rimanere ancorati ai tempi standard dell'iter parlamentare perche', a poco più' di due mesi dalle prossime amministrative, i Comuni hanno bisogno di regole certe per comporre le liste e garantire la rappresentanza. 4000 Comuni attendono risposte che non possono essere rimandate oltre''. (Fonte UNCEM).
Sulla "melina" in corso nella 1ª Commissione, si legga anche La casa in parlamento: ddl Delrio su riforma delle province al giro di boa al Senato
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