Il DDL sulla concorrenza e il mercato è un adempimento annuale ordinario del governo, in quanto previsto dell’art.47 della L. 99/1999: il disegno di legge, proposto dal Ministro dello sviluppo economico, previa consultazione della Conferenza Stato-regioni, viene approvato dal Consiglio dei Ministri e trasmesso al Parlamento per la discussione e l’approvazione.
L’intervento delineato dal DDL del dicembre 2021 è, però, del tutto “straordinario”.
Infatti, richiamando la competenza statale esclusiva in materia di tutela della concorrenza, prevista dall’art. 117 lett. e) della Costituzione, il governo intende eliminare tutte le gestioni pubbliche dei servizi locali, espressamente ricomprendendo trasporti, rifiuti e acqua potabile. Servizi che, sottratti “finalmente” ai Comuni, verranno messi sul mercato.
Ma non basta: il “mercato” verrà esteso anche alle reti idriche e a quelle del gas con la cessione ai privati anche di queste infrastrutture strategiche.
Il tutto in un silenzio assordante del mondo politico e di tutti i partiti.
Inizia così l'articolo di Marco Manunta da titolo Il d.d.l. 2021 sulla concorrenza. Una privatizzazione annunciata.
Questo il sommario dell'articolo:
1. Il DDL concorrenza del Governo Draghi / 2. La quotazione in borsa dell’acqua / 3. La tutela della concorrenza / 4. Il contenuto del DDL / 5. Il contrasto con l’esito referendario del 2011 / 6. I profili di illegittimità costituzionale / 7. La proprietà delle reti / 8. I requisiti di un servizio pubblico essenziale / 9. Il DDL concorrenza è in linea con la disciplina comunitaria? / 10. Le prospettive e lo stato della democrazia in Italia.
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