L’inconferibilità di cui all’art. 3 del d.lgs n. 39 del 2013 è applicabile nel caso di condanna, anche non passata in giudicato, per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale, siano essi consumati o tentati. Il medesimo canone è altresì applicabile anche all’ipotesi di inconferibilità di cui all’art. 35 bis del d.lgs. 165/2001.
E' questa la conclusione cui giunge l'ANAC con la Deliberazione n. 447 del 29 maggio 2019. La deliberazione è oggetto di un mio articolo sulla Gazzetta degli enti locali, dal titolo Inconferibilità di incarichi anche in caso di condanna per delitti tentati contro la Pubblica Amministrazione, con accesso riservato agli abbonati.
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