Dopo molti tentennamenti, il consiglio dei ministri del 25 agosto, in un clima reso plumbeo dalla terribile tragedia che ha colpito il centro Italia, ha dato il via definitivo alla riforma della dirigenza pubblica, approvando il testo del decreto che andrà ora al vaglio del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari competenti. Ci sarà, dunque, occasione per un’analisi approfondita delle diverse previsioni, limitandoci in questa sede a qualche primissima impressione. Da subito, tuttavia, va rilevato come ad oggi non sia disponibile, sul sito del Governo, il testo del decreto, planato da tempo nelle redazioni dei giornali e, in maniera carbonara, nelle mani di qualche addetto ai lavori, ma indisponibile al comune cittadino che voglia, finalmente, tentare di farsi un’idea in proprio. Nell’era della sbandierata e necessaria trasparenza dell’azione pubblica, questo è inaccettabile.
Inizia così l'intervento di Alfredo Ferrante dal titolo Pubblica amministrazione, tutti gli effetti della riforma Madia sui dirigenti statali.
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