Il collega Luca Costantini ci ha segnalato un comunicato Franco Graglia (FI Vice Capo Gruppo in Consiglio Regionale del Piemonte) con il quale lo stesso annuncia un’interrogazione in Consiglio Regionale sulle "nostre problematiche" ed evidenzia che il Segretario è "la sola figura di collegamento fra il programma politico del sindaco o del presidente provinciale e la sua attuazione amministrativa"
Questo il testo del comunicato stampa
“Mentre il Governo centrale continua a rimandare per sé i sacrifici della spending rewiew, non arretra nel proprio intento distruttivo e recessivo di imporli a senso unico agli Enti locali, Comuni e Province specialmente i più virtuosi e diligenti, che dopo i tagli continui subiti nelle risorse loro trasferite rischiano di ritrovarsi anche senza i segretari generali. Questo in linea con uno pseudo riformismo che scarica e addossa ai territori i costi degli interventi di facciata messi in atto dall’attuale Esecutivo di centrosinistra”. Lo dichiara Franco Graglia, Vice Capo Gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, facendo riferimento al ventilato proposito del Governo Renzi di privare le Amministrazioni comunali e provinciali della figura del segretario generale. “Siamo al ripetersi di un paradosso – prosegue Graglia, che sull’argomento interrogherà la Giunta Chiamparino in Assemblea regionale al fine di chiederne l’intervento a Roma – Nella Capitale la tanto sbandierata razionalizzazione della burocrazia e della spesa pubblica rimane relegata a piani di lavoro indefiniti in termini temporali e di merito, a Torino si ipotizza il raddoppio delle figure di vertice politico-burocratico con l’Istituzione di un segretario generale regionale destinato a sovrapporsi al capo di gabinetto, mentre per i Comuni che si fa? Con molte situazioni municipali già ridotte all’osso, e impossibilitate dal patto di stabilità a effettuare nuove assunzioni e ad adeguare la dotazione organizzativa, e con sindaci e assessori ridotti nel numero da leggi che colpiscono chi è in prima linea sul territorio, la principale preoccupazione del Governo è congedare i segretari generali degli Enti locali, ossia la sola figura di collegamento fra il programma politico del sindaco o del presidente provinciale e la sua attuazione amministrativa, non di rado resa difficoltosa da norme statali che mutano di mese in mese talvolta, e chi come il sottoscritto è stato sindaco ben lo sa”. Un provvedimento che colpirebbe in particolare la provincia Granda, che conta una larga maggioranza di piccoli centri urbani “e dove importanti razionalizzazioni sono già state realizzate attraverso convenzioni fra più Comuni per la gestione condivisa del segretario generale. Per questo motivo ho scritto al presidente Chiamparino, in forma di interrogazione di cui sono primo firmatario, affinché si faccia interprete presso il Governo romano, del suo stesso colore politico, di questo ennesimo tentativo di accreditare come riforma finanziaria o burocratica l’ennesimo schiaffo inferto all’autonomia comunale e provinciale. Una realtà come la Granda, che più di altre sta patendo gli effetti delle attuali misure recessive, non merita provvedimenti che vengono assunti incolpando le Amministrazioni precedenti o centrando i bersagli più comodi”.
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