E' stato approvato in commissione Affari Costituzionali alla Camera un emendamento al dl Pa, firmato da Raffaella Mariani, Enrico Borghi, e dal gruppo Pd in VIII commissione che rinvia di un anno la centrale unica di committenza per i comuni non capoluogo. Le misure entreranno in vigore il primo gennaio 2015 quanto all'acquisizione di beni e servizi e il primo luglio 2015 quanto all'acquisizione di lavori. "Abbiamo raccolto le indicazioni dei Comuni - dice Enrico Borghi - per evitare il blocco totale della capacita' negoziale delle amministrazioni comunali che avrebbe comportato anche una ripercussione sul prodotto interno lordo. Con questa proroga si puo' andare verso la riorganizzazione del sistema comunale, e attraverso il varo delle Unioni di comuni e Unioni di comuni montani possiamo giungere al termine del periodo di proroga a raggiungere la messa a sistema di un nuovo modello di pubblica amministrazione locale, nel quale si diminuiscono costi fissi e si raggiunge un piu' elevato livello di efficienza senza centralizzare ed espropriare i Comuni della loro autonomia". Nel corso dell'esame del dl PA è stato inoltre approvato un emendamento che proroga dal 30 giugno al 30 settembre 2014 il termine per l'obbligo della gestione associata di ulteriori 3 funzioni fondamentali per i Comuni fino a 5000 abitanti (3000 se montani). Secondo quanto sottolinea Mauro Guerra, coordinatore nazionale Anci piccoli Comuni, la proroga introdotta assicura una piu’ adeguata graduazione dei termini cosi' da rispondere piu' razionalmente alle esigenze delle migliaia di piccoli Comuni.
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