giovedì 12 gennaio 2017

Pubblico impiego, il governo dimezza la riforma. Verso la rinuncia alla scritura di un nuovo Testo unico entro febbraio

Il governo si prepara a dire addio alla maxi riforma del pubblico impiego. Palazzo Chigi e il ministero della Funzione pubblica avrebbero deciso di rinunciare al Testo unico sul lavoro statale al quale da mesi stavano lavorando i tecnici di Palazzo Vidoni. Un provvedimento che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto riscrivere e sistemare tutte le regole che reggono il pubblico impiego, dalle assunzioni ai licenziamenti, dalla mobilità agli scatti di anzianità. La decisione sarebbe una presa d'atto che la fase politica è cambiata, e la spinta propulsiva alle riforme data dal governo Renzi è difficile da mantenere con l'esecutivo di transizione guidato da Paolo Gentiloni. L'intenzione, a questo punto, sarebbe quella di emanare entro febbraio un decreto legislativo che attui i soli punti contenuti all'interno dell'accordo siglato con i sindacati il 30 novembre dello scorso anno per il rinnovo del contratto.

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